È arrivata la conferma. Quella notizia che, tardando ad arrivare, aveva lasciato un intero paese sospeso, aggrappato ad una speranza ormai infranta. Quel tir, a Berlino, ha portato via anche lei.

Se n'è andata così Fabrizia Di Lorenzo, in una sera natalizia, passeggiando nel "mercatino più bello di tutti", come lei stessa aveva detto alla mamma qualche ora prima. Sono stati giorni intensi, pieni di mille emozioni, incollati al televisore in attesa di sentire che la nostra connazionale era viva e stava bene. Il destino a volte sceglie strade inspiegabili, difficili da affrontare.

Così come è stato difficile per Fabrizia lasciare la sua Sulmona, la sua amata famiglia, per partire alla ricerca di quel futuro che il suo paese non poteva darle. Due lauree, quattro lingue parlate correttamente ed una valigia piena di sogni ed aspettative. A soli 31 anni la sua vita è stata spezzata da un mondo crudele che forse non merita persone come lei. Oggi sarebbe dovuta tornare a casa, per trascorrere con i suoi cari un Natale che improvvisamente è diventato un incubo.

Banale definirla un cervello in fuga. Fabrizia era molto di più. Una giovane donna che con coraggio ha deciso di inseguire la felicità,senza mai dimenticare la terra che l'ha vista nascere e crescere. Dal suo profilo Twitter continuava ad alimentare quel filo invisibile che la teneva legata all'Italia, partecipando attivamente alla vita del paese anche se lontana. La commozione è incontenibile ed a Sulmona è calato il gelo.
Quelle strade non vedranno più la giovane camminare sorridente, i vicini non la vedranno più rientrare in casa dopo una sera trascorsa a cena con le amiche. La notte di Natale si avvicina e quest'anno ha un sapore diverso.

Il sapore della mancanza di chi non c'è più, ma anche quello dell'amore per Fabrizia, che nemmeno la morte potrà affievolire, perché lei sarà per sempre nello stesso posto, nei ricordi delle persone che mai smetteranno di volerle bene.