“La comicità di Bruno Tanganelli”:

Bruno Tanganelli è stata una di quelle personalità poliedriche che i senesi hanno avuto il piacere di incontrare. Il suo nome d’arte era “Tambus”: “Ta” come Tanganelli, “M” come mancino, “Bu” come Bubi, “S” come Siena.

È stato un mix di satira, arte, comicità e ironia della senesità degli ultimi 50 anni. Un senese coi fiocchi, contradaiolo della Giraffa e artista da una vita.

Divenne famoso per le sue vignette, molte delle quali mostrate nel giornale “Come ti pare” e intraprese la sua carriera nell’ambito del giornalismo, del fumetto, della telecronaca e della pittura.
Fu portavoce del “vernacolo” senese, nonché il “Vernacolo Clebbe”. Il gruppo teatrale sapeva regalare ironia e comicità al teatro dei Rinnovati e dei Rozzi, che puntualmente ad ogni spettacolo, faceva sempre il pieno; tra le commedie da lui ideate, assieme al gruppo, vi sono “Accosta l’uscio”, “Daccelo”, “L’ultimo palio di Rosa”, “Il coccolone”, tutti titoli che riprendono la tipica parlata senese. La particolarità di tali spettacoli stava nella semplicità dei gesti, della storia, della sceneggiatura; una semplicità che regalava sano umorismo.

Si congedò da Siena più di venticinque anni fa ma il suo nome non è mai stato dimenticato.