Le comunità bresciana e milanese, insieme a tutto il mondo del sindacato, piangono la scomparsa di Piergiorgio Tiboni, fondatore della Confederazioneunitaria di base (Cub), storica figura del sindacato operaio.

Piergiorgio era nato nel 1938 a Vorbano, iniziando a lavorare nella fabbrica locale della Falck come operai, ed è proprio lì che inizia il suo cammino sindacale: viene eletto delegato per la Fim-Cisl, e una volta arrivato a Milano inizia la scalata, fino ad arrivare ad essere segretario generale.

Intransigenza e coraggio erano i valori che portava avanti, e nonostante il suo pensiero cozzava con quello dei vertici di allora, che lo licenziarono, lui non si arrese mai. Nel 1992 fondò la Cub, un nuovo sindacato che ha contestato, secondo le sue parole, “le politiche di concertazione e di svendita dei diritti di Cgil, Cisl e Uil”.

Un uomo che ha sempre avuto a cuore la giustizia, il bene per gli altri, l’uguaglianza, e che non ci pensava due volte a battersi fino in fondo per quello che riteneva giusto. Un uomo dai valori saldi e importanti, un faro nel mondo del lavoro che ha aiutato tanti uomini e donne, sempre dalla parte dei più deboli.

Tutti sono addolorati per la sua scomparsa, senza dubbio l’Italia intera lo ricorderà come un grande uomo, un modello d’ispirazione che spingerà per sempre, attraverso il suo ricordo, a combattere per i valori di uguaglianza, di solidarietà e di libertà. I funerali si terranno mercoledì a Milano.