Un anno fa Narni piangeva Furio Menciotti, per tutti “Puzzolana”.

Ricordare Furio in poche righe non è semplice, considerate le tante indelebili pagine che ha scritto nel corso della sua vita. E' stato calciatore, in forza alla Ternana fino alla serie C. Poi è approdato nella Narnese, in quella formazione indimenticabile che, facendosi onore in serie D, regalò le più importanti soddisfazioni ai tifosi locali. Appesi gli scarpini al chiodo, la passione per il calcio lo spinse a diventare allenatore, un ruolo che lo portò alla guida dell'Uda Sport nei memorabili campionati di terza e seconda categoria. Impossibile dimenticarsi delle sue “riunioni” pre-partita tenute nella sede della società in via del Campanile. Tensione e serietà alternati a momenti di travolgente allegria. Furio, infatti, era un “professionista” assoluto in barzellette.

Fuori dal rettangolo di gioco, fu anche anche portalettere e porta-telegrammi. Molti di noi lo ricordano in sella alla sua Vespa girare in lungo e in largo per le strade della città, e spingersi fino alle frazioni più sperdute di Narni.

La sua scomparsa lasciò un vuoto incolmabile in città. Oggi come ieri vogliamo ricordare quella sua allegria, quel suo contagioso buonumore di cui avremmo ancora tutti bisogno.