Cremazione: come funziona l’affidamento delle ceneri in Italia

La cremazione è una pratica funeraria sempre più scelta in Italia, ma richiede il rispetto di regole specifiche e procedure normate dalla legge. Oltre a riflettere la volontà del defunto, è necessario seguire disposizioni legali precise per l’affidamento e la conservazione delle ceneri.

Affidamento delle ceneri: come funziona

Dopo la cremazione, i familiari possono scegliere tra diverse opzioni: tumulazione o inumazione dell’urna in un cimitero oppure il suo affidamento a un familiare. Questa ultima soluzione è possibile solo se il defunto ha espresso tale volontà in modo chiaro, tramite testamento o adesione a una società di cremazione.

L’affidatario delle ceneri ha la responsabilità di custodire l’urna in un luogo sicuro, garantendo che sia protetta da eventuali profanazioni. In Italia, il quadro normativo è regolato dalla Legge n. 130/2001 e dalle disposizioni regionali e comunali, che determinano i dettagli operativi per l’affidamento. Per questo motivo, è importante consultare le norme locali prima di avviare la procedura.

Le regole generali da rispettare

Per l’affidamento delle ceneri è necessario osservare alcune regole comuni stabilite dalla legge:

  • Volontà del defunto: la scelta deve essere chiaramente indicata dal defunto.
  • Sigillatura dell’urna: l’urna deve essere sigillata e integra.
  • Conservazione unitaria: le ceneri non possono essere divise.
  • Dati identificativi: l’urna deve riportare i dati anagrafici del defunto.
  • Protezione dell’urna: il luogo di conservazione deve essere protetto da atti vandalici o profanatori.
  • Trasferimento controllato: per spostare l’urna in caso di cambio di residenza, è necessario ottenere una specifica autorizzazione dal comune.

Inoltre, alla consegna delle ceneri, è obbligatorio redigere un verbale in tre copie: una per l’Ufficio di Stato Civile, una per i servizi cimiteriali e una per l’affidatario.

Autorizzazione per l’affidamento familiare

La richiesta di autorizzazione deve essere presentata in forma scritta all’Ufficio di Stato Civile del comune in cui è avvenuto il decesso. L’affidatario è tenuto a rispettare alcune condizioni, tra cui:

  • Predisporre un colombario all’interno della propria abitazione per conservare l’urna.
  • Consentire le visite dei parenti al luogo di conservazione.
  • Accettare ispezioni comunali per verificare la corretta conservazione.

Se l’affidatario non può più custodire l’urna, può rinunciare all’affidamento presentando un atto di rinuncia e restituendo l’autorizzazione. In questi casi, l’urna sarà trasferita presso il cimitero.

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