Negli ultimi anni, la cremazione dei defunti è diventata una scelta sempre più diffusa in Italia, accompagnata dalla dispersione delle ceneri. Tuttavia, è essenziale conoscere le regole e le possibilità per rispettare la legge e onorare i propri cari
Dove è possibile disperdere le ceneri in Italia?
Contrariamente a quanto molti pensano, non basta recarsi in un luogo naturale e lasciare che il vento disperda le ceneri. La legge italiana regola in modo specifico i luoghi e le condizioni per la dispersione delle ceneri:
- Montagna: è permesso solo a una distanza di almeno 200 metri dai centri abitati.
- Laghi: le ceneri devono essere disperse a oltre 100 metri dalla riva.
- Fiumi: bisogna essere lontani da natanti e manufatti.
- Aree private: è necessario ottenere il consenso del proprietario e trovarsi fuori dai centri abitati.
- Aree naturali: esistono i giardini del ricordo, apposite aree verdi dedicate alla dispersione delle ceneri, dove vengono sotterrate in un ambiente curato.
- Mare: almeno mezzo miglio dalla costa e in un luogo privo di manufatti e natanti
Un’alternativa è rappresentata dalle aree interne ai cimiteri dedicate a tale pratica, sebbene non tutti i cimiteri dispongano di queste aiuole del ricordo.
Per procedere con la cremazione, è necessario ottenere specifici permessi. Non basta che i familiari o il defunto abbiano espresso la volontà di essere cremati. Serve il via libera del medico incaricato, che deve escludere la possibilità che il decesso sia legato a un reato. Una volta ottenuto il permesso per la cremazione, si devono richiedere i permessi per la dispersione delle ceneri agli enti locali. La richiesta deve essere inoltrata agli uffici competenti del luogo scelto per la dispersione, che potranno approvare o negare l’autorizzazione.