Nel marzo 1972 ci lasciava un protagonista del cambiamento e dell’impegno civile, Giangiacomo Feltrinelli. La sua vita fu segnata dalla ricerca costante di superare i limiti, dalla rivoluzione come filosofia e dai libri come strumenti per trasformare la società. Feltrinelli riposa al Cimitero Monumentale di Milano, un luogo che accoglie molte delle grandi personalità che hanno segnato la storia italiana.
Questo articolo fa parte della rubrica mensile “Oltre il tempo: grandi nomi che salutiamo”, un progetto che celebra le personalità che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia e nella memoria collettiva. Attraverso le loro storie, ricordiamo eredità straordinarie che continuano a ispirarci nel presente.
Un pioniere del cambiamento sociale e culturale
Giangiacomo Feltrinelli è stato molto più di un editore: è stato un visionario, un uomo animato da un instancabile spirito di conoscenza e condivisione. La sua missione era chiara: cambiare il mondo attraverso i libri, stimolando il rinnovamento delle coscienze. Nel 1954 fondò la casa editrice Feltrinelli, un’istituzione che si distinse sin da subito per scelte editoriali coraggiose e innovative.
Un esempio lampante fu la pubblicazione, nel 1957, de Il dottor Živago di Boris Pasternak, un’opera censurata in Russia ma destinata a diventare un best seller mondiale. Feltrinelli fu anche il promotore de Il Gattopardo, un altro capolavoro letterario che contribuì a consolidare la sua reputazione di imprenditore culturale visionario.
La libreria come spazio inclusivo
Feltrinelli rivoluzionò anche il concetto di libreria. Fu il primo a eliminare i banconi tra librai e clienti, rendendo i libri accessibili a tutti. Negli anni ’60 introdusse il flipper e il juke-box nella libreria di via del Babuino a Roma, trasformandola in un luogo d’incontro culturale e sociale. Il suo approccio innovativo ridefinì il modo di vivere e percepire la lettura, unendo cultura e intrattenimento.
Un uomo dalla parte degli ultimi
Feltrinelli fu profondamente legato all’impegno civile e alla lotta per la giustizia sociale. La sua visione andava oltre i confini nazionali, proiettandolo in un panorama globale di attivismo e partecipazione. Credeva fermamente che la cultura fosse il mezzo più potente per combattere le disuguaglianze e promuovere un futuro migliore.
Un’eredità che vive ancora oggi
A più di cinquant’anni dalla sua scomparsa, Giangiacomo Feltrinelli rimane un simbolo di cambiamento e coraggio. Il suo impegno nel coniugare cultura, innovazione e giustizia sociale rappresenta un esempio senza tempo, capace di ispirare nuove generazioni.