Gianni Melfitani è direttore tecnico dell’agenzia funebre Buononato che opera a Foggia ormai da un quarto di secolo durante il quale ha conquistato un’ampia fetta del mercato grazie ad una riconosciuta professionalità. Anche in questo settore, infatti, vengono richieste serietà a grande esperienza per andare incontro alle esigenze dei clienti in un momento così delicato come quello della morte di un congiunto.
“Il punto di partenza è che, così come avviene in altri comparti, non tutte le imprese funebri sono uguali – afferma Melfitani – in quanto chi si rivolge a noi si trova già in una condizione psicologica particolare, avendo subito la perdita di una persona cara. Si corre il rischio, insomma, di affidarsi al primo che capita, con una serie di problemi che potrebbero verificarsi nella organizzazione di tutto ciò che è collegato ad un rito funebre. Ecco perché è necessario informarsi, magari contattando amici o parenti che hanno subito un lutto e approfondendo con l’impresa prescelta tutti i particolari del servizio che dovrà effettuare”.
Ma come si può fare a capire se ci si sta affidando ad una impresa seria e professionale? Ci si rivolge ad una agenzia funebre in un momento contraddistinto dal dolore per aver perso un proprio caro…
“Certamente. Ci rendiamo conto che non è semplice. Però è importante non sbagliare per non andare incontro a problemi e imprevisti. Sarà importante, ad esempio, verificare se l’agenzia che avete contattato è nelle condizioni di provvedere al disbrigo di tutte le pratiche burocratiche, al trasporto della salma, all’organizzazione della cerimonia funebre, agli addobbi floreali ed agli adempimenti necessari per la sepoltura.”
Ci sono altri fattori che bisognerà tenere presenti nel momento in cui ci si appresta a scegliere chi dovrà occuparsi del funerale del proprio congiunto?
“Una impresa funebre che si rispetti si riconosce essenzialmente dalla capacità di ascolto delle esigenze del cliente. Sono momenti estremamente delicati e spesso non si ha la forza per affrontare con lucidità contrattempi di qualsiasi tipo. Di recente, ad esempio, ci è capitato un cliente che aveva perso i documenti del loculo comunale. Ce ne siamo occupati noi ed abbiamo evitato che l’interessato perdesse ore per risolvere la questione”.
Quanto incide il fattore-costo nella scelta dell’agenzia funebre? Vige anche nel vostro settore la logica del “massimo risparmio”?
“Più che il fattore-costo a volte incide la incapacità, in situazioni così particolari come quelle della perdita di un congiunto, di approfondire cosa si riceverà in cambio dell’importo pattuito. Ovviamente ogni azienda ha un minimo ed un massimo nel proprio tariffario, ma bisogna sempre diffidare da chi propone prezzi troppo bassi in quanto poi ci si ritrova molto spesso di fronte a problemi imprevisti ed a richieste di somme aggiuntive. E poi è necessario sapere che non tutte le bare sono uguali, visto che cambia il tipo di legname. Bisogna chiedere, inoltre, se esiste una garanzia e per quanti anni dura”.
Com’è l’andamento delle cremazioni? E’ un fenomeno in aumento?
“Certamente, soprattutto da quando a Foggia è stato realizzato un impianto ad hoc. Ci si sta rendendo conto, insomma, che con la cremazione si evitano tanti problemi, a partire da quelli igienici per finire a situazioni non piacevoli come le riesumazioni. Al nord il fenomeno è molto sviluppato, ma presto anche qui da noi raggiungerà livelli elevati rispetto al numero complessivo di funerali svolti nel corso di un anno”.
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