L’abitudine di collocare effetti personali accanto al corpo del defunto è radicata nella storia dell’umanità. Dagli antichi egizi ai giorni nostri, questa pratica riflette il desiderio di accompagnare il caro estinto nel suo ultimo viaggio, con oggetti che possano essergli utili o simbolicamente rassicuranti.
Un’usanza millenaria tra fede e tradizione
Già nell’Antico Egitto, i defunti venivano sepolti con corredi funerari ricchi di amuleti, stoffe, vasellame e oggetti personali. L’idea era che questi potessero aiutarli nella vita ultraterrena. Anche in altre culture, da quelle greco-romane fino alle tradizioni cristiane, l’inserimento di oggetti nella bara ha rappresentato un modo per onorare il defunto e alleviare il distacco.
Nel corso della storia, il tipo di oggetti collocati nella bara ha subito variazioni, ma la motivazione di fondo è rimasta invariata: rendere il passaggio all’aldilà più sereno e meno spaventoso per chi ha lasciato il mondo dei vivi.
Gli oggetti più comuni nelle sepolture
Tra gli oggetti più frequentemente posti nella bara vi sono:
- Effetti personali come occhiali, libri, diari o strumenti legati alla professione o agli hobby del defunto.
- Simboli religiosi, tra cui rosari, crocifissi e medagliette raffiguranti santi, considerati amuleti di protezione nell’aldilà.
- Monete, una tradizione che risale all’antica Grecia, dove l’“obolo di Caronte” serviva come pagamento per attraversare il fiume che separava i vivi dai morti.
- Pane e cibo, in alcune culture inseriti per sfamare il defunto durante il suo viaggio o per placare le creature che potrebbe incontrare.
- Lanterne o candele, considerate strumenti per illuminare la via nell’oscurità dell’aldilà.
Oggetti inusuali e credenze particolari
In alcune culture, si racconta che i defunti possano “portare” oggetti ad altri cari scomparsi, e non è raro che si inseriscano nella bara determinati oggetti richiesti in sogno da altri defunti.
In tempi moderni, c’è chi sceglie di seppellire il proprio caro con il telefono cellulare, magari come simbolo del desiderio di restare in contatto o semplicemente per lasciargli qualcosa di familiare.
Cosa evitare di mettere nella bara
Non esistono divieti ufficiali su ciò che può essere deposto nella bara di un defunto, ma ci sono alcune raccomandazioni. Evitare generi alimentari e bevande è consigliato per prevenire deterioramenti indesiderati. Inoltre, gioielli e oggetti di valore potrebbero attirare atti vandalici.
Per le cremazioni, invece, gli oggetti di metallo o materiali non combustibili non possono essere inseriti nella bara per motivi di sicurezza.
Un gesto che racconta amore e memoria
Il gesto di mettere oggetti nella bara non è solo un’antica tradizione, ma anche un modo per esprimere amore e vicinanza al defunto. Indipendentemente dalle credenze personali, questo rituale rappresenta un ultimo atto di cura, un simbolico accompagnamento nel viaggio verso l’ignoto.