La capacità di introdurre nuovi servizi è alla base del modo di operare della società di Milano, sempre attenta a trovare nuove strade per migliorare la gestione del rito funebre e offrire un supporto completo ai dolenti. Ne parliamo con Valeriano Cacciola, titolare dell’agenzia fondata negli anni Sessanta e membro del direttivo nazionale di Federcofit.
Partiamo dal motto aziendale: «Perché tutto sia semplice, in un momento difficile». Ci spieghi meglio…
«Il nostro rapporto con le famiglie si basa su un principio di chiarezza e trasparenza. La volontà di interpretare le loro esigenze si traduce in servizi di qualità, a un giusto prezzo, e nella capacità di organizzare cerimonie: dall’espletamento di tutte le pratiche burocratiche all’organizzazione del funerale, con rito religioso o civile, dal trasporto del feretro con carro funebre, all’accompagnamento musicale durante il rito religioso o civile, fino alle composizioni floreali e alla scelta della tipologia e del luogo della sepoltura».
Come costruirsi una buona reputazione?
«Fontanili e Merli è una realtà che esiste da sessant’anni: siamo nati come marmisti, dalla semplice incisione della lapide alla costruzione di tombe di famiglia, e abbiamo costruito la nostra reputazione sul passaparola ma anche sulla comunicazione e la pubblicità. La nostra esperienza ci ha portato ad avere una piena conoscenza del settore funebre in termini legislativi e burocratici, seguendo severi protocolli per l’organizzazione del servizio funebre dalla A alla Z. La formazione e l’aggiornamento professionale sono altri valori aggiunti così come la partecipazione alle fiere di settore, estero compreso».
Ogni funerale è sempre diverso, ma come dare fiducia e serenità ai dolenti?
«Per espletare al meglio tutti i passaggi che compongono l’organizzazione del servizio funebre, abbiamo introdotto un software gestionale appositamente studiato che impone un protocollo severo, inclusa la verifica automatica online del lavoro dei dipendenti e dei fornitori a noi collegati attraverso una serie di controlli elettronici e di allarmi che, in caso di errore o ritardo, garantiscono un servizio seguito con precisione, efficienza e qualità che non lascia margine d’errore».
Tecnologia al servizio del lutto, quindi:
«Il gestionale è collaudato da anni e ci consente di prevenire problematiche e ritardi: ogni nostro collaboratore ha accesso e ogni step del rito funebre viene processato, monitorato e condiviso sul software: questo approccio scientifico e manageriale del funerale garantisce sicurezza a noi ma anche alla famiglia: durante il breve lasso la cerimonia un funerale tutto deve essere sempre perfetto».
Quanto conta saper anticipare le tendenze nel settore delle onoranze funebri?
«Siamo la prima impresa funebre milanese che si è associata al Registro Italiano Cremazioni per raccogliere le volontà di cremazione, dispersione e affido domiciliare delle ceneri. Crediamo inoltre nell’importanza dei servizi post funerale, inclusi in tutti i nostri servizi, per supportare le famiglie: mi riferisco all’assistenza psicologia per l’elaborazione del lutto, alla consulenza notarile, alla reversibilità della pensione».
Assistenza psicologica: in che senso?
«Organizziamo presso la nostra sede incontri di supporto psicologico per affrontare la vita dopo un lutto. Siamo gli unici a Milano ad aver elaborato questo servizio: uno psicologo specializzato conduce gruppi di parola per offrire supporto con l’intento di rispondere al senso di solitudine, allo spaesamento e al dolore di affrontare la vita dopo la perdita di una persona cara. Accoglienza e ascolto, rispettosi dell’unicità dell’esperienza di ciascuno, nonché la condivisione del vissuto e dei pensieri dei partecipanti, possono aiutare a sentirsi meno soli».
Cos’è il «Progetto domani»?
«È un servizio di previdenza funeraria che permette di organizzare pagando anticipatamente, il proprio funerale e di sceglierne ogni dettaglio grazie a un contratto che ha valore legale e testamentario. Il funerale programmato consente di non lasciare ad altri questa gravosa incombenza».
Come spiega il boom delle cremazioni?
«La cremazione è la contemporaneità nella città di Milano e rappresenta quasi l’80% dei defunti. Di fatto oggi si frequentano meno i cimiteri rispetto ad anni fa e la cremazione è la risposta a questa tendenza. In una metropoli come Milano le famiglie che risiedono nello stesso quartiere sono sempre di meno e la cremazione è diventata uno standard».
E i funerali laici?
«Ci sono sempre stati ma oggi sono un’espressione più libera rispetto al passato. È importante però avvalersi di cerimonieri professionisti in grado di gestire il rito in ogni suo contenuto. La cerimonia può essere accompagnata da brani musicali riprodotti o da musicisti preparati per queste occorrenze».
Anche la musica, quindi, è importante?
«Il rito liturgico ambrosiano prevede da sempre un accompagnamento musicale alla cerimonia funebre. Tradizione che a Milano è andata affievolendosi nel tempo ma che siamo orgogliosi, insieme a poche altre imprese milanesi, di aver riportato in auge da una decina di anni. Attraverso la direzione di maestri di musica diplomati ci avvaliamo della collaborazione di organisti, soprano o cantori, arpisti, violinisti. Oggi la musica è presente nella maggior parte dei nostri servizi e il nostro standard prevede la cerimonia accompagnata da organo o organo e soprano nel ruolo di cantore».
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