Sesto San Giovanni saluta con affetto Giuseppe Vignati, ricercatore, archivista, storico, promotore culturale molto noto per essere una colonna portante dell’Isec, l’Istituto di storia dell’età contemporanea.

Per tutti era Peppino, un uomo generoso che ha dato tantissimo del suo tempo alla città, studiandola per conservarla e per apprenderne la bellezza più intima. Sapeva essere burbero, e poteva bacchettare chiunque con dettagliate informazioni e volumi da leggere.

Con Aurelio Molteni, Rino Sperindio, Sandro Monteverdi e Giorgio Oldrini iniziò a raccogliere tempo fa le innumerevoli testimonianze di chi aveva vissuto e combattuto durante la Resistenza e la Liberazione. Da quel momento la biblioteca di Cascina Gatti, dove Peppino lavorava, sarebbe diventata la base di quello che diventò l’Istituto per la storia delle Resistenza e del movimento operaio, oggi Fondazione Isec.

Storico autodidatta, è stato sempre molto apprezzato, e i suoi libri sulla Resistenza e sull’età contemporanea si studiano oggi nelle università. Per tanti anni è stato un dipendente del Comune, responsabile della biblioteca decentrata di Cascina Gatti.

La Resistenza, la politica, l’impegno culturale, civile e civico. La comunità saluta con tanta commozione Peppino, instancabile promotore culturale, creatore di una memoria più grande di lui e della comunità stessa, custode di un passato senza il quale non sarebbe possibile vedere con la stessa chiarezza il presente e il futuro. Per tutto questo la comunità lo ringrazia, promettendo di non dimenticarlo mai, ora che è entrato anche lui a far parte della storia e della tradizione.