Padre Dionisio

Era il maggio del 1957, quando la bellissima Villa Podestà venne acquistata da Padre Dionisio, che ne fece la sede del Sorriso Francescano della Spezia.

Padre Dionisio, al secolo Giovanni Mazzucco, nacque a Silvano d’Orba nel 1907, e, a 12 anni, decise di entrare nel Seminario dei Cappuccini a Genova Cornigliano. Nel 1922, vestì l’abito cappuccino a Genova San Barnaba, e proseguì gli studi a Savona, a Quarto dei Mille, e a Genova San Bernardino. Nel1931 fu poi ordinato sacerdote dal Cardinale Carlo Dalmazio Minoretti, arcivescovo di Genova. Padre Dionisio, durante i primi anni di sacerdozio, si spostò in diversi conventi della Liguria, dedicandosi con dedizione alla vita di preghiera e di lavoro dei frati Cappuccini. L’uomo acquisì rapidamente notorietà, al punto da essere richiesto in diverse città, come Bergamo e Marsiglia. Diventato cappellano militare, Padre Dionisio dedicò anima e corpo alla cura dei feriti di guerra e al sostegno spirituale dei carcerati, spostandosi sul fronte italo francese a bordo di una vecchia moto, finché, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato dalle SS, riuscendo però a fuggire coraggiosamente. Nel 1948, il frate venne trasferito alla Spezia, per ricoprire il ruolo di cappellano ONARMO (Opera Nazionale d’Assistenza Religiosa e Morale degli Operai) all’Arsenale militare.


Gli inizi nella nostra città non furono facili per il frate, che, però, non fece mai mancare il suo aiuto agli emarginati, conquistando la stima di tutti, e ponendo le basi per la costruzione d’un centro d’accoglienza e di formazione per ragazzi sfortunati, la “Casa del Fanciullo”. Grazie al sostegno degli spezzini e della Marina Militare, e tramite una serie di iniziative benefiche, Padre Dionisio riuscì a raccogliere fondi, improvvisandosi, addirittura, distributore di caramelle e di bevande sugli spalti del campo di calcio.
Nel 1953, acquistò un terreno su una collina a Porta Isolabella, e proprio il 15 maggio di 59 anni fa, comprò Villa Podestà, che divenne una sontuosa dimora dotata di cucina, refettorio, dormitori, e un grande giardino, pronta ad accogliere i bambini bisognosi.
Il religioso rappresentava il desiderio comune di rinnovamento e di un futuro migliore, e, in occasione dei 40 anni della sua attività in città, venne dichiarato “arsenalotto honoris causa”.

Padre Dionisio è stato un esempio autentico di cristiano devoto, che, con sacrificio e dedizione, ha saputo mettere in pratica i valori dell’altruismo e della generosità.