Ranuccio Bianchi Bandinelli.

Ranuccio Bianchi Bandinelli nacque a Siena il 19 febbraio del 1900 e morì a Roma all’età di 75 anni.

È stato un famoso archeologo, storico dell’arte e politico italiano.
Nacque da famiglia nobile, con il padre che fu per alcuni anni sindaco di Siena. Iniziò i suoi studi al liceo classico Guicciardini di Siena(l’attuale liceo Piccolomini), per poi spostarsi a Roma per intraprendere il corso di archeologia. Si laureò nel 1923.
Intraprese gli inizi della sua carriera come professore di archeologia e arte antica: insegnò a Siena, fu professore di archeologia e storia dell’arte greco-romana a Cagliari e a Groninga, in Olanda.

Nel 1945 accettò il ruolo di direttore generale delle Antichità e Belle Arti, promuovendo la ricostruzione dei monumenti danneggiati dalla guerra. Da sempre era fiducioso nella tutela dei beni culturali, considerandoli il vero patrimonio italiano.
Purtroppo gli innumerevoli ostacoli e opposizioni, indussero il Bandinelli a presentare le dimissioni due anni più tardi.

Dedicò tutta la sua vita alla promozione culturale contro la degradazione del patrimonio artistico italiano, pubblicando inoltre una raccolta di scritti sulla situazione dei beni culturali, intitolata “L’Italia storica e artistica allo sbaraglio”.