Agenzia Funebre Stuardo: Umanità e discrezione. Così cambia il ruolo di un’azienda.

Antonino Stuardo

Quando l’agenzia funebre non è solo un trasporto ma diventa consulenza alle famiglie nel rispetto delle tradizioni locali.

Antonino Stuardo, giovane imprenditore quarantunenne ha fatto della sua passione per il volontariato, un volano per arricchire i servizi che offre nella sua agenzia funebre a Mazara Del Vallo in provincia di Trapani.

Essere coinvolti emotivamente e comprendere il dolore è alla base oggi del successo di un’agenzia di pompe funebri. Antonino Stuardo è orgoglioso del suo lavoro che svolge brillantemente da più di 20 anni. La sua agenzia in breve tempo è diventata un’elite del settore e la sua consulenza viene richiesta in tutta la provincia di Trapani. Circa ottanta funerali è la sua media in un anno ed è un bel traguardo, soprattutto se si opera in una cittadina in cui esistono altre sei agenzie funebri.

Signor Stuardo, quali caratteristiche deve avere un imprenditore che opera nel delicato settore dell’assistenza funebre?

“Rispetto ed umanità soprattutto. Rispetto per il defunto, fin dal momento del lavaggio del corpo e della vestizione; umanità e vicinanza ad una famiglia che soffre, anche dopo aver espletato tutte le formalità inerenti un funerale. Deve ,inoltre,  sapere ascoltare in un atteggiamento di umiltà, cercando di assecondare tutte le richieste dei familiari del defunto, ricordando sempre che un estinto è una persona e come tale deve essere trattata con estrema delicatezza. Non è raro che si debba compenetrarsi nei gusti del defunto, ad esempio nella scelta dei fiori o per la scelta di una banda musicale che accompagni il feretro”.

Quanto contano gli usi e costumi locali nel servizio offerto da un’agenzia funebre?

“Moltissimo. Un imprenditore deve operare nel massimo rispetto delle tradizioni. Qui a Mazara ad esempio è in uso vegliare il defunto in un letto, che può essere il proprio o fornito dall’agenzia per allestire la camera ardente. Solo prima del trasferimento in chiesa per il funerale, il corpo viene trasferito nella bara che non viene sigillata se non a conclusione del percorso, nella sala mortuaria del cimitero. Quando capita di dover svolgere un servizio funebre altrove è sempre bene studiare e documentarsi sugli usi locali, così da non urtare la suscettibilità dei parenti e della cittadinanza. Anche questo è un punto di forza per un’azienda”.

Quali altri servizi distinguono un’azienda di eccellenza?

“Farsi carico degli iter burocratici, dalle pratiche comunali per la scelta del loculo, alla certificazione di morte, allo sveltimento delle pratiche all’Inps per la comunicazione di cessazione della pensione o per la reversibilità, alle perizie necroscopiche in caso di morte successiva ad incidente stradale. In questa maniera, un imprenditore del settore agisce anche come supporto al medico legale. E’ importante, infine, la presenza costante e discreta in tutte le fasi del funerale, ma anche dopo”.

 Un imprenditore diventa così un consulente, quasi un amico di famiglia?

“Esattamente. Questo è il messaggio che desidero far passare. Chi opera nel campo delle pompe funebri, deve essere una persona dotata di una sensibilità fuori dalla norma e deve riuscire ad immedesimarsi nel dolore dei congiunti del defunto. Mi capita spesso che chiamino me invece del medico per costatare la morte di una persona e sarò io a mettermi successivamente in contatto con il medico. Una volta è capitato  che hanno chiesto il mio aiuto perché un’anziana signora che abitava da sola non rispondeva al telefono ad un parente, immaginando che fosse successo qualcosa di molto grave, mi sono attivato presso i vigili del fuoco, che hanno buttato giù la porta e sono sempre stato io a costatare il decesso della signora all’interno dell’appartamento, salvo poi chiamare il medico necroscopo per stilare il certificato di morte, dopo aver esaminato il corpo”.

Le è capitato di avere qualche richiesta di cremazione?

“Non molte per la verità, questo è, però, un settore in crescita. Qualche anno fa, la pratica della cremazione non  veniva neanche presa in considerazione, negli ultimi tempi, invece, le richieste, anche se di poco, sono aumentate. Ma non è ancora una pratica degna di nota, almeno qui in Sicilia”.

Cosa consiglia a chi desidera aprire un’agenzia funebre?

“Discrezione è la parola chiave del successo di un’attività. L’imprenditore deve raggiungere la consapevolezza che esplica un’azione sociale, è perennemente a contatto con il dolore e per questo deve imparare a rispettare questo stato d’animo. Chi svolge questo lavoro non deve pensare al business, ma umanizzare ogni singola azione e ogni servizio offerto. Deve essere in grado , soprattutto, di raccogliere le emozioni dei parenti del defunto”.

Antonino Stuardo, nella sua agenzia è attento ad ogni piccolo dettaglio, sia nella forma che nella scelta dei materiali delle bare che propone. Il servizio funebre viene svolto con mezzi molto eleganti, Jaguar e Maserati, privi di scritte, perché è sua convinzione che la pubblicità è proporzionale alla discrezione e che l’eleganza non è mai ostentazione. Un cliente soddisfatto è il miglior veicolo per farsi conoscere ed apprezzare.

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Leggi l’approfondimento Ansa  Agenzia funebre Stuardo: umanità al di là del business. La sensibilità che fa impresa.

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