21 anni fa il mondo della musica piangeva la scomparsa di Arturo Michelangelo Benedetti, superbo pianista classico di origini bresciane, considerato uno dei più grandi interpreti del XX secolo: Per via dell'unicità del suo tocco e delle perfezioni timbriche che restituivano all'ascoltatore un’esecuzione sempre raffinata, è da molti considerato il più importante pianista italiano accanto a Ferruccio Busoni.

A quattro anni Arturo, nato a Brescia nel 1920 da genitori umbri appassionati e acculturati in ambito musicale, entra al Civico Istituto Musicale Venturi, dove studia con Paolo Chimeri. Successivamente completa i suoi studi al Conservatorio di Milanao e all'età di diciotto anni dà inizio alla sua carriera internazionale partecipando al Ysaÿe International Festival di Bruxelles, dove si classifica al settimo posto facendosi notare dal grande Rubinstein, che era in giuria, e che commentò affermando che il giovane pianista "fece un'esecuzione insoddisfacente, tuttavia diede ampia dimostrazione della sua impeccabile tecnica".

Da quell’anno la carriera musicale di Arturo brillò nel cielo internazionale, coronata dal commento di Paderewski, che dopo averlo sentito suonare ancora giovanissimo esclamò: "È nato il nuovo Liszt!". In seguito divenne anche professore di pianoforte nel Conservatorio di Bologna e organizzò diversi corsi di perfezionamento.

Le sue esecuzioni rispecchiavano la sua personalità, amava essere preciso, approfondire la partitura, rispettarne perfettamente gli elementi strutturali, trovando scrupolosamente un equilibrio espressivo unitario. Compiva ogni volta un'intensa attività di ricerca che sarebbe riduttivo definire "eccesso di perfezionismo".

La comunità di Brescia è ancora oggi molto orgogliosa di aver dato i natali ad un grande pianista che ha regalato fortissime emozioni, che è stato in grado di esprimere e dare vita alle note scritte sugli spartiti dei grandi compositori con una attenzione meticolosa e magistrale diretta all’emozione, all’introspezione e ad un’esecuzione quasi sacrale di ogni brano, sempre alla ricerca della realizzazione.