L’anno scorso la comunità bresciana piangeva la scomparsa di una grande donna, che nella sua vita è riuscita a fare la differenza e a dare una speranza concreta a tanti bisognosi in difficoltà: ci lasciava Enrica Lombardi, imprenditrice che rivoluzionò il suo mondo a suon di solidarietà, la serenità e la compassione.

Enrica, originaria di Castenedolo, era una persona gioiosa, serena e amica di tutti, una donna che si impegnava quotidianamente per creare un mondo migliore. Fu la prima donna a prendere in mano le redini dell'azienda di abbigliamento per donne di famiglia, e nei suoi anni da manager decise di trasformare il concetto del lavoro recuperando quella dimensione di solidarietà che tanto mancava, vestendo i panni della proletaria con generosità e umiltà per comprendere al meglio la situazione del paese.

Ma il suo impegno nel sociale andava ben oltre il suo luogo di lavoro, Enrica fu una delle prime «laiche» a farsi missionaria per aprire il suo cuore alle zone più disperate dell’Africa. Grazie alla sua forza di volontà, centinaia di bambini profughi in fuga si salvarono e trovarono un contatto con un mondo altruista e generoso, che dava loro una seconda possibilità. Immaginò un'azienda in grado di lavorare armoniosamente e sostenere al contempo tanti progetti solidali, lanciando da un lato il suo gusto semplice ed economico nella moda e dall’altro spendendo tutte le sue energie per aiutare il prossimo. Le furono dedicati 2 premi, il Città di Brescia-Laura Bianchini e il Premio Cuore Amico, a testimoniare il coraggio e l’animo di una vera missionaria, per la quale le cose più importanti erano salvare vite, difendere gli indifesi e aiutare i bisognosi.

Castenedolo, così come Brescia e tutta l’Italia, ringrazia Enrica per tutti questi anni di lotta, di solidarietà, di generosità e di passione. Chiunque abbia avuto la grande fortuna di incontrarla non può che portarla nel cuore e imparare ancora molto dai suoi insegnamenti. Ciao Enrica, grazie per tutto quello che hai fatto.