
L’anno scorso la comunità di Sirmione si stringeva nel dolore per la scomparsa di Gian Paolo Treccani, fine esteta dell’architettura bresciana oltre che scrittore e docente.
Gian Paolo era un uomo che, pur possedendo un vasto bagaglio culturale ed un’acutezza mentale rara, non si era mai posto su un piedistallo. Amava la vita e la celebrava in ogni sua forma, anche quella più quotidiana e quindi considerata banale, e lo faceva sempre con il sorriso sulle labbra.
Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Venezia e il dottorato di ricerca in conservazione dei beni ambientali e architettonici al Politecnico di Milano, divenne funzionario della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Brescia, Mantova e Cremona, per poi diventare Professore ordinario di restauro architettonico al dipartimento di ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e matematica dell’Università degli studi di Brescia, parte inoltre del comitato scientifico e di redazione delle riviste «Storia urbana» e «Archeologia dell’architettura».
La comunità lo ricorda per la sua passione, la sua gentilezza e la sua saggezza, e si aggiunge all’omaggio dei tanti studenti che Gian Paolo ha ispirato, promettendo di non dimenticarlo mai.
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