Ad un anno dalla sua morte, ricordiamo Alfio Ghedini, uno dei punti di riferimento del Partito socialista a Ferrara e provincia.

Nella sua lunga carriera è stato vicesindaco del municipio matildeo, presidente dell’assemblea dell’Usl 31 fino al momento in cui vi fu la scelta di spostare l’ospedale a Cona ed egli mostrò il proprio dissenso dimettendosi dall’incarico. Rivestì, inoltre, la carica di presidente Acft dal 1991 al 1995 e fu vicepresidente dell’Anri dal 2000 al 2005.

Oltre ad aver lasciato un grande vuoto, con la morte di Alfio Ghedini si ha la consapevolezza di aver perso un uomo che ha fatto del suo impegno pubblico una missione di vita, con coerenza, coscienza e rispetto delle istituzioni e della collettività. Egli sarà ricordato non solo per le sue capacità e per l’importanza rivestita nelle istituzioni come politico, ma soprattutto come persona unica, dotata di grande umanità e profondità di pensiero. Il socialista Pietro Nenni diceva ‘essere socialisti significa portare avanti tutti quelli che sono nati indietro’. Questo è stato uno dei massimo precetti per Alfio per il quale la parità, l’eguaglianza e il superamento del bisogno sono stati gli obiettivi a cui tendere sempre.

Il suo insegnamento e la sua rettitudine saranno sempre d’esempio e costituiranno un tesoro per le generazioni future.