22 maggio 2013: si spegne don Andrea Gallo, prete di strada animato da valori pacifisti e anarco-cristiani, che ha fondato la Comunità di San Benedetto al Porto di Genova.

Nato a Campo ligure nel 1928, non ancora sacerdote, don Gallo si unisce ai partigiani nella lotta al nazifascismo, col nome di battaglia Nan, diminutivo di Nasan, in genovese, “nasone”. Dopo la guerra, entra nel noviziato dei Salesiani di don Bosco di Varazze, e, nel 1953, parte con le missioni per il Brasile, dove inizia a studiare teologia; tornato in Italia a causa delle tensioni politiche, nel 1959 viene ordinato presbitero, e poi inviato come cappellano al noto riformatorio per minori Garaventa. È qui che don Gallo tenta di sostituire i metodi educativi repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà, andando incontro alle esigenze dei giovani.
Incardinato, per sua volontà, nell'Arcidiocesi di Genova nel 1964, viene inviato a Capraia, dove diventa cappellano del carcere; è poi in qualità di vice parroco alla parrocchia del Carmine, che il prete spende tutte le sue energie in favore degli esclusi e degli emarginati, facendo diventare la parrocchia un punto d’incontro per giovani e adulti in difficoltà. Con l’accusa di essere comunista, nel 1970, don Gallo è costretto ad abbandonare la parrocchia del Carmine, nonostante il disappunto di tutta la città di Genova, che, con proteste e manifestazioni, si schierò dalla sua parte.
È qualche tempo dopo, che don Gallo dà vita alla Comunità di San Benedetto al Porto, impegnandosi sempre di più in favore degli esclusi e dei bisognosi, schierandosi a favore della liberalizzazione delle droghe leggere.

Dal 2006 ha partecipato attivamente alle manifestazioni di protesta del movimento No Dal Molin di Vicenza, contro la costruzione di una nuova base militare Usa nella città veneta, e, nel 2009, era presente al Genova Pride, schierandosi in favore dei diritti degli omosessuali. Nello stesso anno, don Gallo riceve il Premio Fabrizio De André, e, nel 2010, pubblica il suo libro Sono venuto per servire, scritto a quattro mani insieme a Loris Mazzetti, collaboratore di Enzo Biagi.

Amante della canzone d'autore genovese, il prete ha partecipato, con Gino Paoli, anche al film "Una canzone per il paradiso", di Nicola Di Francescantonio.

Il 22 maggio 2013, don Gallo muore a Genova nella sede della comunità di San Benedetto al Porto, e, nel 2014, gli viene intitolata la piazza più grande dell'area del Ghetto di Prè, racchiusa tra via Lomellini e via delle Fontane.