Il 10 marzo del 1872 moriva Giusppe Mazzini, uno dei personaggi chiave della storia italiana.
Giuseppe Mazzini nasce il 22 giugno 1805 al numero 11 di via Lomellini, oggi la sua casa natale ospita il Museo del Risorgimento dedicato al periodo storico che vide protagonisti, oltre a Giuspeppe Mazzini, anche altri nostri concittadini illustri quali Giuseppe Garibaldi e Goffredo Mameli.
Patriota, uomo politico e filosofo, Mazzini è ricordato per essere stato uno dei padri fondatori del nostro Paese: per le sue idee rivoluzionarie fu incarcerato e costretto all'esilio. Per queste stesse oggi lo ricordiamo come una delle figure cardine della nostra storia e per il suo contributo essenziale allo sviluppo dell'idea di democrazia nella forma che noi oggi conosciamo.
Sin da giovane dimostrò la sua anima rivoluzionaria, partecipando ai tumulti scoppiati nella nostra città il 21 giugno del 1821. In quell'occasione il giovane Mazzini si recò dal governatore di Genova, chiedendo l'emanazione di una carta costituzionale.
A causa delle sue attività cospirazioniste, fu rinchiuso nel 1830 nella fortezza del Priamar di Savona, dove inizia a maturare l'idea che lo porterà alla creazione della Giovine Italia. Seguono lunghi anni in esilio in Svizzera, in Francia a Londra, poi a Parigi. I suoi ideali lo costrinsero alla “latitanza” fino alla fine dei suoi giorni.
Morì a Pisa sotto falso nome, con la polizia che lo stava cercando per arrestarlo nuovamente.
Oggi è universalmente conosciuto come uno dei padri della moderna democrazia. Oggi Genova lo ricorda con orgoglio.
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