Il 21 aprile 2015 una morte improvvisa si è portata via Paolo Ceccarelli, studente universitario e calciatore dilettante di soli 22 anni.
Paolo era di Arenzano e, dopo essere cresciuto nelle giovanili del Genoa, giocava come attaccante nel Cogoleto; proprio quella tragica domenica di un anno fa, prima di sentirsi male, aveva segnato due gol contro la Rivarolese.
«Subito dopo la partita, mi sono congratulato con lui per i due gol. Quando mi hanno dato la notizia non volevo crederci. Era un ragazzo speciale»: il presidente della sua squadra aveva commentato così la morte del giovane.
«Cecca», come lo chiamavano gli amici, allenava anche i pulcini del settore giovanile del Cogoleto, e la sua morte ha sconvolto tutti quelli che lo conoscevano, che lo descrivono come «un ragazzo pieno d’interessi e di amici».
Paolo amava il calcio, sport che praticava dall’età di sei anni, e aveva giocato anche tra i Giovanissimi del Genoa. Proprio il responsabile del settore giovanile, Michele Sbravati, lo ha ricordato con queste parole: «Un ragazzo solare, sorridente, con valori morali importanti inculcati dalla famiglia».
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