Il 22 giugno 1805, Genova, nell'allora territorio della Repubblica Ligure, annessa da pochi giorni al primo impero francese, dava i natali al patriota, politico, filosofo e giornalista Giuseppe Mazzini.
Grazie alle sue idee e al suo impegno politico, questo grande personaggio storico ha il merito di aver contribuito, in modo decisivo, alla nascita dello Stato unitario italiano: le teorie da lui elaborate, infatti, sono alla base della definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della democrazia, attraverso la forma repubblicana dello Stato.

Dopo gli studi in legge, Mazzini aderisce alla società segreta con finalità rivoluzionarie, la cosiddetta Carboneria, iniziando anche a collaborare con "L'indicatore genovese", giornale che si professava letterario a mo’ di copertura. Ma l’uomo non si limita all’ambito pubblicistico, e svolge, in prima persona, un’attività di persuasione tra la gente, viaggiando in Toscana, alla ricerca di aderenti alla Carboneria. Tradito e denunciato alla polizia in quanto carbonaro, viene arrestato e chiuso in carcere nella fortezza di Savona; tuttavia, non essendoci prove che lo incriminino, gli viene proposto l’esilio a Marsiglia, dove Mazzini continua, con determinazione, la sua attività di lotta. È qui che, nel 1832, inizia la pubblicazione della rivista la Giovine Italia, che prende il nome dall’associazione politica insurrezionale da lui fondata.

Animato da uno spirito profondamente religioso, e dalla passione per lo studio della storia, il genovese sosteneva con fermezza che gli ideali di libertà, uguaglianza e fraternità propri della Rivoluzione Francese si potevano ottenere soltanto con uno stato di tipo repubblicano, per il quale si è sempre battuto.

Le condanne subite in vari tribunali d'Italia lo costrinsero alla latitanza fino alla morte, avvenuta nel 1872. La lotta mazziniana improntata ai valori democratici ha sempre coinciso con una lotta di libertà, lontana dalle idee rivoluzionarie proprie del marxismo.
Oggi, dunque, Genova ricorda un suo illustrissimo concittadino, passato alla storia per le sue forti idee democratiche, e che ha ricoperto un ruolo fondamentale per il raggiungimento dell’Unità d’Italia.