Il nostro ricordo quotidiano oggi si perde per le strade della nostra città, si tratta di memorie architettoniche, di una Genova che non esiste più ma della quale rimangono tracce nascoste tra i muri della nostra città.

Il quartiere di Carignano, in dialetto Caignàn, è oggi uno dei quartieri più eleganti di Genova a pari merito con Castelletto e Albaro, in passato aveva un aspetto diverso da come ci appare oggi. La via principale di accesso alla collina di Carignano oggi avviene tramite via Fieschi che portava alla villa nobiliare della famiglia Fieschi, di cui oggi non rimangono tracce. La dimora dei Fieschi fu infatti distrutta nel 1547 dalla famiglia Doria. Alla fine di via Fieschi sorgeva la cosiddetta montagnola dei Servi, che fu spianata per fare posto alla basilica di Carignano.

Il quartiere di Carignano assume il suo aspetto contemporaneo nel 1800: la moderna via Fieschi viene costruita nel 1868 come collegamento tra la collina e piazza Ponticello (oggi Piazza Dante). I terreni coltivati a fasce e le ville nobiliari sono stati trasformati dall'architetto e urbanista Carlo Barabino, a cui si deve, tra le altre cose la progettazione del Parco dell'Acquasola.

Oggi è ancora possibile trovare delle traccie dell'antico quartiere di Carignano: Salita S. Leonardo e Passo Fieschi erano le antiche vie di accesso che portavano alla chiesa di S. Maria di Via Lata costruita nel 1336.