Il Secolo XIX festeggia il suo130esimo compleanno
Nel 1886, la Pasqua cadde il 25 aprile, e proprio quel giorno uscì nelle edicole il primo numero del Secolo XIX.
Il quotidiano genovese fu fondato e diretto da Ferruccio Macola, e finanziato dal marchese Marcello Durazzo; una copia malridotta dell’edizione del pomeriggio del primo numero si trova nella biblioteca Berio di Genova, mentre quello uscito la mattina di 130 anni fa, è andato perduto.
Sul queste primissime copie campeggiava l’ingombrante scritta Il Secolo Decimonono, ma già dalla seconda edizione il direttore cambiò la testata, abbreviandola in Il Secolo XIX. Nonostante questo, i liguri continuarono per molto tempo a chiamarlo “il Decimonono”, ma poi, per tutti, è diventato semplicemente “Il Secolo”.
Fu Ferdinando Maria Perrone, uomo d’affari piemontese e proprietario degli stabilimenti genovesi Ansaldo, a rilevare, a fine Ottocento, Il Secolo XIX, e ad affidarlo al più titolato direttore dell’epoca: Luigi Arnaldo Vassallo,, Perrone era infatti convinto della necessità di un giornale autorevole per la sua industria.
Questo legame tra il giornale e l’industria, però, cessò nel momento in cui il regime fascista, alla fine della prima guerra mondiale, s’impossessò di Ansaldo; tuttavia, i figli di Ferdinando mantennero il giornale come proprietà di famiglia, e l'attuale azionista di maggioranza e Presidente del Consiglio di amministrazione del Secolo è Carlo Perrone, che rappresenta la quarta generazione della famiglia proprietaria.
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