L’albergo dei poveri

L’edificio in piazza Brignole che oggi ospita la facoltà di Scienze politiche dell’università di Genova, era, un tempo, un ricovero dove venivano ospitati i poveri della città: fino al 1652, infatti, a Genova la carità pubblica si avvaleva di diverse associazioni benefiche, che si occupavano degli indigenti, sani e malati, ognuna a seconda delle finalità stabilite dai lasciti dei fondatori di queste associazioni.
Dal momento che l'amministrazione pubblica, che contribuiva ai bilanci delle associazioni, avvertì l'esigenza di unificare la gestione di queste attività, Emanuele Brignole propose la costruzione di un edificio che potesse ospitare e aiutare la maggior parte dei bisognosi, ottenendo l’approvazione dal Senato nel 1652.

L’area scelta per l’albergo dei poveri era, al tempo, una zona di scarso pregio edilizio e lontana dal centro cittadino, nella valle del rio Carbonara; i bisognosi, che svolgevano attività di manodopera non specializzata, alloggiavano nelle tre ville rustiche che erano state acquistate, e la struttura poteva arrivare a ospitare fino a 1800 persone.

Dopo quattro anni dall'apertura del cantiere, i lavori vennero sospesi a causa di una terribile epidemia di peste che decimò la popolazione genovese: fu allora che Brignole pensò di finanziare lui stesso l’opera, permettendo, così, la ripresa dei lavori, nel 1957. Quell’anno si decise anche di costruire, sempre grazie al contributo economico di Brignole, e al centro dell’albergo dei poveri, una chiesa intitolata all’Immacolata Concezione, all’interno della quale, sotto una lapide senza nome è stato sepolto, per sua volontà, il fondatore Emanuele Brignole.

L'edificio, dopo essere stato ampliato più volte nei secoli successivi, assunse l'attuale aspetto soltanto nel 1835. Soprattutto nei primi anni, l'albergo fu utilizzato anche per altri scopi: in particolare, durante il bombardamento navale della flotta francese nel 1684, qui si rifugiarono i rappresentanti della repubblica genovese, i quali vi trasferirono provvisoriamente gli antichi e pregiati beni pubblici genovesi, come il Tesoro di S.Lorenzo e le ceneri di S.Giovanni Battista. Inoltre, nel 1672, vi alloggiarono circa 2000 prigionieri savoiardi, e, nel 1746, 4000 prigionieri austriaci.

Nell'ultimo decennio del XX secolo, la struttura ha ospitato un centro d’assistenza per anziani, mentre, dagli anni 90, smessa la funzione di ricovero, l’edificio ospita la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Genova.