In questi giorni Genova piange la scomparsa dell'oncologa pediatra Luisa Massimo, maestra della pediatria italiana ed eccellenza professionale della nostra regione.

Pioniera dell'oncologia pediatrica, Luisa Massimo è stata, per 25 anni, primario di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Gaslini, e poi primario emerito dell'Irccs Giannina Gaslini di Genova. Sono innumerevoli i riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti dalla donna nel corso della sua lunga e brillante carriera di medico: era il 2004, quando fu insignita della Medaglia d'oro della Repubblica italiana al merito della Sanità pubblica, e il 2011 quando ricevette la Medaglia d'oro Maestro della Pediatria.

Sperimentale di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Gaslini nel 1972, Luisa Massimo, nel 1978, è stata promotrice di una serie di cambiamenti importanti volti al benessere e alla cura dei bambini malati e delle loro famiglie: l'istituzione del day hospital, la legge regionale per l'assistenza continua della mamma in ospedale, e l'approccio specialistico del personale infermieristico sono innovazioni per cui si è battuta a lungo. La donna ha, inoltre, il grande merito di aver partecipato alla fondazione di grandi associazioni scientifiche di oncologia pediatrica, tra cui la Società europea di Ematologia e immunologia Pediatrica, l'associazione italiana di ematologia e oncologia Pediatrica, e l'International Society of PsychoOncology.

Il presidente dell'Istituto Gaslini, Pietro Pongiglione, ha ricordato la pediatra come una donna all'avanguardia, coltissima, tenace e coraggiosa, che ha dedicato la sua vita alla cura e all’assistenza dei bambini malati, contribuendo a fare la storia del Gaslini e dell’oncologia italiana. Luisa Massimo si è sempre impegnata al massimo anche per veder maggiormente riconosciuto il ruolo della donna all’interno della società, e sono tantissime le persone che la ricordano con immensa gratitudine e profonda stima.