Oggi, la città di Genova ricorda Giuseppe Garibaldi, che 156 anni fa, il 5 maggio del 1860, partendo da Quarto, guidò un esercito di volontari dando inizio alla spedizione dei Mille.

In origine, la denominazione ufficiale del quartiere genovese era Quarto al Mare, ma il nome fu poi modificato nel 1911 in Quarto dei Mille, proprio in onore della famosa spedizione. Un tempo comune autonomo, nel 1926 venne aggregato alla Grande Genova, e la zona era abitata da contadini e da pescatori, oltre a essere sede di palazzi di villeggiatura.

È proprio da questa località che, la notte tra il 5 e il 6 maggio 1860, i Mille, guidati da Garibaldi, partirono alla volta di Marsala: lo scopo della spedizione era infatti quello di appoggiare le rivolte scoppiate in Sicilia e capovolgere il governo borbonico. I volontari sbarcarono sull’isola l'11 maggio e, dopo diverse battaglie contro l'esercito borbonico, i volontari riuscirono a conquistare tutto il Regno delle Due Sicilie, permettendone l'annessione al nascente Stato italiano.
Il 5 maggio del 1915, sul capo antistante lo scoglio da dove erano partiti i Mille, venne inaugurato il monumento in ricordo alla spedizione, realizzato dallo scultore Eugenio Baroni. L’imponente gruppo bronzeo, rivolto verso il mare, fu scoperto alla presenza di un folto pubblico, assiepato sul litorale e addirittura in mare, su barche e gozzi, alla presenza di diverse personalità. Erano i giorni che precedevano l’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale: tutti ne attendevano l’annuncio da parte del Re, che, come il presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Salandra, non prese parte alla manifestazione. Chi partecipò, invece, fu Gabriele D’Annunzio, il quale tenne un concitato discorso commemorativo ed esplicitamente interventista.

Quarto dei Mille, oltre a essere la sede del Gaslini, ospita anche il Museo Garibaldino, che si trova a Villa Spinola, luogo dove prese corpo l'organizzazione della famosa spedizione garibaldina.