Oggi ricordiamo Antonio Enrico Canepa, nato nella nostra città il 29 febbraio 1940.

Socialista, dopo la laurea in Giurisprudenza, viene nominato segretario della sezione del Partito Socialista Italiano ad Imperia, ed in seguito sarà eletto segretario regionale del PSI della Liguria.
Si allea poi con Sandro Pertini e, nel 1972, viene eletto alla Camera dei Deputati, diventando il più giovane deputato del Parlamento.

Nella sua vita, però, la battaglia più dura che deve combattere non è quella elettorale, ma una battaglia più difficile, contro un nemico insidioso e che non si arrende facilmente.

Nel 1976, a seguito di una batosta elettorale, Antonio Enrico Canepa inizia a fare uso, come molti giovani negli anni Settanta, di eroina. La dipendenza piano piano prende sempre più spazio nella sua vita. Nonstante questo nemico con cui si ritrova a dover combattere, continua la carriera politica e viene eletto alla Camera dei Deputati per altre due volte, nel 1979 e nel 1983, diventando il delfino di Bettino Craxi.

Ma la lotta contro l'eroina è difficile da vincere: viene ricoverato sotto la Comunità di San Benedetto al Porto per disintossicarsi e sotto falso nome all'Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.

Purtroppo, a differenza delle lotte elettorali, Antonio Enrico Canepa non riesce a vincere lo scontro contro la dipendenza: il 31 marzo 1983, a soli 43 anni, viene trovato morto dalla sua cameriera nella casa di Corso Solferino a causa di un ovedose. Aveva da poco lasciato la carriera politica, sperando di rientrare in università essendo docente di filosofia del diritto.

Antonio Enrico Canepa ha rappresentato le contraddizioni di una generazione, quella vissuta a cavallo del secolo scorso, divisa tra l'attaccamento ai valori dei padri e i pericoli della modernità.