Oggi, si ricorda il famoso tenore Giuseppe Anselmi, scomparso a Zoagli, il 27 maggio del 1929.

Dopo aver studiato violino e pianoforte, Anselmi debutta a Genova nel 1900, dando inizio alla sua brillante carriera: canta al San Carlo di Napoli, e il suo debutto a Londra risale al 1901, quando l’uomo si esibisce alla Royal Opera House, interpretando il Duca nel Rigoletto. Qualche anno dopo, è la volta del teatro alla Scala di Milano, ma è prima dello scoppio della Grande Guerra, che Anselmi registra i suoi più grandi successi, cantando a San Pietroburgo, a Varsavia e, soprattutto, a Madrid.

La sua ultima apparizione pubblica risale al 1926, quando partecipa a un concerto di beneficienza a Rapallo, dopodiché Anselmi si dedica all’insegnamento del canto e alla composizione di musica. I critici lo hanno definito come uno degli ultimi esponenti dell'antico metodo del belcanto italiano, dotato di una bella presenza, di una voce dolce da tenore lirico, che usò con rara grazia e affascinante eleganza.

Noto come “il tenore delle donne”, Anselmi era legatissimo a Madrid, ed è proprio qui, al museo del Teatro Real, che il cuore del tenore è esposto in un’urna.

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