Otto anni fa ci lasciava Don Antonio Balletto, teologo, sacerdote, editore. È stato uno dei personaggi più noti, amati e rispettati della Genova del Novecento.

Dopo gli studi di filosofia e teologia a Torino, a Roma e a Genova riceve l’incarico di insegnare e di dirigere il collegio teologico Brignole-Sale a Fassolo. A Genova le sue idee e la sua pratica religiosa lo mettono in contrasto con l' Arcivescovo Giuseppe Siri e, pertanto, nel 1966 lascia temporaneamente Genova per trasferisi ad Albenga, dove insegna in seminario e raccoglie intorno a sé un folto gruppo di studiosi e di allievi.

Verso la metà degli anni ’70, torna parzialmente a vivere e ad insegnare a Genova, allo Studio Teologico di Fassolo. Amico di Don Gallo, aiuta la parrocchia di San Siro e si impegna per oltre vent’anni in un corso di teologia per “laici” tenuto nel quartiere popolare di S. Fruttuoso, dove conquista un pubblico folto, attento e fedele, dimostrando la sua straordinaria capacità di fare arrivare a tutti anche i temi più alti e ardui.

L'altra svolta importante è l’avventura della Casa Editrice Marietti, che prende a dirigere all’inizio degli anni ’80. Rinnovò radicalmente i tradizionali interessi filosofici e religiosi, aprendosi alla narrativa e alla saggistica internazionale e lanciando collane di dialogo interreligioso e interculturale, di approfondimenti della cultura ebraica, ma soprattutto della cultura islamica.

Nel 2005 gli viene conferito il Grifo d’Oro del Comune di Genova. Tra il 2007 e il 2008 collabora con“Repubblica” e si schiera apertamente contro gli interventi militari in Afghanistan e in Iraq.

In suo nome è stato istituito il Centro Studi Antonio Balletto, con l'obiettivo di portare avanti le sue idee.