Sono passati due anni dalla tragica scomparsa di Antonio Campanella, l’infermiere di 57 anni ucciso dall’alluvione che colpì Genova nel 2014.

Operatore sanitario dell’ospedale San Martino in pensione da 4 anni, Campanella viveva in via Bobbio, a Staglieno, in un’abitazione che s’affaccia proprio sul Bisagno, fiume che l’ha travolto, strappandogli la vita drammaticamente. Antonio, detto Aldo, stava per raggiungere degli amici a Brignole, ma la furia dell’acqua e del fango non gliel’ha permesso.

Timido e riservato, l’uomo aveva lavorato per diversi anni al Monoblocco, e poi, prima di andare in pensione, era passato al pronto soccorso; infermiere molto apprezzato per la sua gentilezza, le sue competenze e la sua affidabilità, anche i suoi ex colleghi del San Martino lo ricordano con profondo affetto e stima.