Si è spento ieri Enrico Bruno Novali, grande artista genovese. Classe 1928, fu allievo di Giuseppe Bodrato, per poi perfezionarsi nel dopoguerra grazie ad Orlando Grosso. Collaborò per anni con Antonio Giuseppe Santagata e lo scultore Guido Galletti.

Nel '46 esordì con la prima mostra in pubblico, un appuntamento che diede il via ad una lunga e brillante carriera che portò il suo nome e quello di Genova oltre in confini nazionali.

Oltre la pittura, l'altra grande passione di Novali fu l'impegno sindacale. Negli anni '70 fu tra i protagonisti della nascita dello SNA Cgil, di cui fi Segretario Generale e componente della Segreteria Nazionale.

Nominato Accademico Promotore dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, una sua opera è conservata presso la Galleria d'Arte Moderna del polo museale di Genova Nervi": lo ha dichiarato la Camera del Lavoro tramite una nota. Ha organizzato oltre trenta Rassegne d'Arte per il Sindacato, promuovendo una intensa attività di valorizzazione dei beni culturali sul territorio e le sue opere impreziosiscono la Camera del Lavoro di Genova.

Vogliamo ricordarlo con le parole che pronunciò in occasione del trasloco della storica sede della Cgil di via Balbi a quella di via San Giovanni d'Acri.

"E questo piccolo e vecchio uomo che piange, non deriderlo compagno; si può piangere di dolore, di nostalgia, si può piangere guardando la vecchia casa, "la casa dei ricordi" ma si può piangere anche per la gioia guardando la nuova casa del sindacato, "la casa della speranza".