Un anno fa, nella sua casa alla Serra di Lerici, si spegneva, all’età di 91 anni, monsignor Enzo Freggia, fondatore e responsabile, per molti anni, degli archivi diocesani e della biblioteca “Niccolò V”, del seminario vescovile di Sarzana.

In un’epoca in cui siamo circondati sempre più da nuovi strumenti di comunicazione e d’informazione, il desiderio e la volontà di mantenere viva l’importanza e il fascino del libro ha fatto sì che il vescovo Palletti definisse mons. Freggia, ordinato sacerdote nel 1947, un “custode della memoria”. L’uomo, infatti, da semplice economo del seminario, era diventato il direttore della biblioteca “Niccolò V”, istituita nel 1984, e dedicata al Papa sarzanese fondatore della biblioteca vaticana. Essa comprende gli archivi diocesani di Luni, Sarzana e Brugnato, l’archivio capitolare sarzanese e gli archivi delle parrocchie, e, con i suoi 115 000 libri, rappresenta un centro bibliotecario di grande rilevanza, unico nel suo genere. È proprio di questi volumi, molti dei quali di notevole importanza storica e scientifica, che mons Freggia è stato, fino al 2010, un instancabile custode; ma il suo merito è stato soprattutto quello di aver organizzato iniziative culturali, di essere stato il compilatore degli indici e l’ideatore dei nuovi spazi a disposizione degli studiosi, ruoli che lo hanno fatto diventare una figura molto stimata e un punto di riferimento indispensabile.

Sempre disponibile con tutti, e dotato di una brillante competenza archivistica, mons Freggia, accademico della “Capellini” e socio d’istituzioni culturali, è conosciuto anche per le sue pubblicazioni, i suoi studi e le sue ricerche. Canonico per quasi 59 anni dell’antica basilica cattedrale di Luni – Sarzana, Cappellano del “preventorio” di Sarzana, insegnante in seminario e nelle scuole pubbliche, e segretario dell’associazione del clero, l’uomo ha dedicato la sua vita ai libri, e vive nel ricordo di tutti coloro che lo stimavano e apprezzavano.