Ha preso il via venerdì, alla Spezia, la mostra postuma dedicata alle opere di Luciano Francesconi, nostro illustre concittadino.

Nato alla Spezia nel 1934, e scomparso nel 2011, Francesconi, dopo gli studi all’Accademia di belle arti di Carrara, si specializza nell’illustrazione giornalistica. Tra gli anni 50 e 60, esordisce come attore in molte piéces messe in scena dal “Piccolo teatro città della Spezia”. Trasferitosi poi a Milano, collabora con il periodico Humour Graphic, e, nel 1965, diventa vignettista per il Corriere della sera, dove rimane per quasi 50 anni. Sin da subito, giornalisti e scrittori come Dino Buzzati, Eugenio Montale, Umberto Eco, Pierpaolo Pasolini, ed Enzo Biagi s’interessano ai suoi disegni.

Sono proprio le vignette brillanti e ironiche di Francesconi, pubblicate sul quotidiano dagli anni 80 al 2011, l’oggetto della mostra che mette in scena, attraverso un repertorio con oltre 200 disegni originali di cronaca milanese, la sua lunga carriera di grafico al Corriere della sera. L’allestimento dedicato a questo talentuoso artista presenta anche una serie di opere inedite: oli, acquerelli e collages, che testimoniano l’aspetto più personale della vita del vignettista.

La nostra città vuole, dunque, omaggiare l’amato disegnatore spezzino, il quale, armato di matita e acquerelli, sapeva comunicare in modo ironico e bonario.

Quella di Spezia è la seconda mostra postuma dell’artista, dopo quella che si è tenuta alla Triennale di Milano nel 2014, intitolata “Luciano Francesconi: una matita geniale al Corriere della Sera”, che fu corredata dalle intense testimonianze dei colleghi del Corriere.

Definito un “artista per nascita”, dal giornalista Ettore Mo, il disegnatore se n’è andato a 77 anni, e il Corriere lo ha salutato con questo titolo: «Addio a Francesconi, l’artista in redazione».