Il mondo dell’arte spezzina piange la scomparsa improvvisa del pittore 74enne Vittorio Sopracase, che soltanto sabato scorso aveva inaugurato la sua mostra "Colorfieldpainting", alla galleria SpaziArte alla Spezia.

“Foibe: dipinti e bozzetti Esodo: documenti, foto e video” è il titolo della mostra realizzata da Sopracase nel febbraio 2013 per illustrare il ricordo dell’esodo istriano. Proprio in quell’occasione, il pittore, che aveva vissuto in prima persona il dramma delle foibe con la scomparsa del padre, aveva dichiarato: "È un percorso mio, per me si tratta di un’esigenza da tirare fuori dopo tanti anni. È il mio modo di omaggiare una persona che non ho mai conosciuto a fondo, perché mio padre è stato portato via quando avevo tre anni. Ho deciso, così, senza una ragione precisa di cominciare a dedicare questo lavoro a mio padre e a tutti quelli che come lui sono finiti nelle foibe".

Sopracase era nato a Galizana di Pola nel 1942, e, dal 1947 era cittadino spezzino, a seguito al terribile massacro che aveva coinvolto anche la sua famiglia. Nel 2008, l’uomo era stato, meritatamente, tra gli espositori della XV Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, e, nel 2010 aveva donato al Comune della Spezia una tela che rievoca la tragedia delle foibe. Diverse opere di questo artista appassionato si trovano nelle Collezioni Civiche e in quella della Camera di Commercio e della Prefettura, esposta nel Palazzo del Governo.

Tutta la città ha accolto con cordoglio la notizia della morte di Sopracase, che il critico d'arte Valerio Cremolini ha ricordato così: "Ho lasciato Vittorio sabato scorso verso le 18.30 davanti all'ingresso della galleria Spaziarte in via Tommaseo, dove alle 18 era stata inaugurata la sua personale. Con altri visitatori, ho brindato al successo della mostra. Mai pensavo che sarebbe stato il nostro ultimo incontro. Conversava serenamente, e, come i migliori professionisti, ascoltava attentamente le opinioni sui suoi dipinti, peraltro inconfondibili e pieni di vita. Con riferimento alla mia militanza pluridecennale tra la realtà artistica spezzina, ho avuto modo di conoscere Sopracase sin dai primi anni Settanta, e aveva piacere di sentirsi, con altri colleghi coetanei, continuatore della migliore tradizione pittorica della nostra città. Purtroppo, troppo presto, ha concluso la sua vicenda terrena. Auspico un impegno corale per onorarne la memoria".