Oggi, lo Sport Club Virtus celebra il proprio 110° anniversario, mettendo in scena il secondo Memorial Bruno Visintin, il più grande pugile spezzino di sempre, che ha scritto indelebilmente il proprio nome nella storia della boxe.
Visintin era cresciuto proprio nella storica palestra della Virtus alla Spezia, e aveva iniziato la sua carriera come pugile dilettante, vincendo due titoli di campione d’Italia: quello dei pesi piuma a Parma nel ’50, e quello dei superleggeri a Trieste nel ’52. Nel 1951, si era invece aggiudicato il titolo europeo dei leggeri, battendo in finale l’ungherese Juhasz, e vincendo i Giochi del Mediterraneo a Milano, mentre, nel 1952, aveva conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Helsinki. Di ritorno da quest’ultime, Visintin era diventato un vero professionista: tra gli incontri più memorabili a cui prese parte resta quello che lo contrappose all'ex campione italiano dei pesi piuma Enzo Correggioli, e quello del 13 maggio 1953 con Duilio Loi, con in palio il titolo europeo dei Pesi leggeri, che Visintin perse ai punti, al termine di 15 round. I due match con Loi sono considerati tra gli incontri più avvincenti ed emozionanti della boxe moderna. Dopo una tournée in Australia, più di 5000 tifosi avevano applaudito il suo trionfo su Franco Antonini, e la conquista della corona dei pesi welter ottenuta contro Garbelli aveva segnato il suo ingresso ufficiale nella categoria.
A Milano, il pugile spezzino si era scontrato nuovamente con Duilio Loi, per l’assegnazione del titolo europeo; l’incontro, combattutissimo, si era concluso con un’altra vincita di Loi.
Nel 1955, Visintin si era aggiudicato il titolo italiano dei leggeri, e, nel 1963, aveva conquistato anche il titolo italiano dei Pesi superwelter contro Fabio Bettini. Il campione spezzino è rimasto imbattuto per quasi sei anni, dalla sfida con Loi del febbraio 1960, fino all'incontro che aveva segnato il suo ritiro.
Visintin, amatissimo in tutto il mondo, conclusa l'attività pugilistica con 77 vittorie in 90 incontri, aveva fatto per brevissimo tempo il manager e direttore sportivo, e, nel 2010, aveva ricevuto nella vecchia palestra della Virtus, la visita dell'ex pugile australiano di colore Gorge Bracken, fuoriclasse dei pesi leggeri.
Il pugile spezzino è stato un modello esemplare di tecnica e di lealtà, doti che hanno contraddistinto questo grande campione, considerato un idolo della box.
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