Si è spento ieri, all’età di soli 57 anni, il cantautore cuneese Gianmaria Testa, il quale, in coppia con il comico Paolo Rossi, era stato il protagonista di uno degli eventi più attesi e importanti all’interno del Festival della Mente di Sarzana nell’estate 2014.

Gianmaria Testa era nato nel 1958 a Cavallermaggiore e, dopo aver svolto la professione di capostazione allo scalo ferroviario principale di Cuneo, si era dedicato alla sua vera grande passione: la musica. Dopo aver vinto, nel 1993 e nel 1994, il Festival di Recanati dedicato ai nuovi talenti della canzone d’autore, nel 1995 aveva debuttato in Francia con l'album "Montgolfieres" . Nel corso della sua carriera ha pubblicato nove album e suonato circa 3000 concerti tra Francia (dove si è esibito per quattro serate allo storico teatro Olympia di Parigi), Germania, Italia, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti e Portogallo. Nel 2006 era uscito il suo disco dal titolo Da questa parte del mare, interamente dedicato al tema, sempre attuale, delle migrazioni. Significative furono anche le sue collaborazioni in ambito teatrale: nel 2004, Gianmaria Testa prese parte a due produzioni importanti, RossinTesta, viaggio surreale con Paolo Rossi e Chisciotte e gli invincibili, da un testo inedito di Erri de Luca. È stato proprio il viaggio, che è uno spazio aperto, un pezzo di destino, un tempo sospeso all’interno del quale ci può stare dentro tutto: la musica, il sogno, la speranza, la parola, la risata, e soprattutto la sensazione – sempre più tangibile – di essere sempre e comunque… fuori luogo, condiviso con Paolo Rossi, il fulcro dello spettacolo, dal titolo Fuori luogo, che il 30 agosto 2014 il cantautore ha tenuto alla Fortezza Firmafede di Sarzana, gremita di gente, riscuotendo un grandissimo successo.

Era stato il cantautore stesso, nel maggio del 2015, a dichiarare di essere malato: “Per mesi non ho detto niente perché avevo paura di rompere le scatole alla gente. Alla fine mi sono reso conto che è meglio raccontare, è meglio spiegare". Se n’è andato un grande artista che, in punta di piedi, con pochissime apparizioni televisive o passaggi radiofonici, riusciva a raccontare, tramite la musica, e con una sottile vena poetica, la vita delle persone semplici e umili.