Sono passati due anni dalla scomparsa di Emanuele Boni, il 26enne sarzanese stroncato da una malattia contro la quale combatteva da quando era bambino.

Emanuele era un tifoso sfegatato della Juventus, squadra che, con il gruppo “Noi ci siamo” dei Bravi Ragazzi, seguiva sempre allo Juventus Stadium, e spesso anche nelle trasferte in giro per l’Italia. La sua grande passione per il calcio aveva contribuito a dargli la forza di lottare e non arrendersi, restando sempre ottimista e infondendo speranza negli altri.

Per l’amico Emiliano, Emanuele era “una persona speciale, un irriducibile combattente che ha lottato fino alla fine contro un'ingiustizia diabolica. Ci ha insegnato che la determinazione e il sorriso possono sconfiggere tutto, anche le cose peggiori”.
Dipendente di Acam Gas, il giovane prima di spegnersi, aveva espresso con fermezza la voglia di tornare al lavoro il prima possibile, spinto dal desiderio di fare altri passi avanti e migliorare la propria posizione lavorativa.

Tutta la curva sud ricorda con affetto Emanuele, un ragazzo sempre sorridente, appassionato della vita e dello sport, che se n’è andato troppo presto.