Sono passati esattamente due anni dalla scomparsa di Rino Capellazzi, storico cronista sportivo della nostra provincia, stroncato da una malattia, all’età di 88 anni.

Nato a Spezia nel 1926 da una famiglia originaria dell'Emilia, Capellazzi ha solo 17 anni quando intraprende la professione di giornalista; pubblicitario e firma sportiva per più di mezzo secolo per il quotidiano La Nazione, l’uomo ha collaborato anche con Il Telegrafo, ed è stato, fino all’ultimo, uno storico corrispondente della Gazzetta dello Sport, per cui ha raccontato le vicende del suo Spezia.

Inventore della tv locale spezzina, Capellazzi è stato uno dei primi telecronisti, e ha dato vita alla storica trasmissione sportiva di Tele Liguria Sud, dal titolo “Cento minuti d’interviste” . Il giornalista spezzino ha inoltre il merito di aver fondato il giornale satirico umoristico d’attualità Spezia's confindential, mentre Cronaca4 è il nome dell’innovativo giornale on-line spezzino da lui diretto.

Una vita per il giornalismo, dunque, quella di Capellazzi, indimenticabile firma sportiva e mai banale, che ha narrato, per ben 70 anni, le gesta del suo amato Spezia Calcio; con la dialettica irriverente che lo caratterizzava, ha dato vita a un gergo più moderno per le cronache sportive del dopoguerra.

Con la sua personalità particolare e il suo carattere affabile, con cui riusciva a sostenere e stimolare i giovani alle prime armi, trasmettendo loro la passione per il mestiere che amava, il cronista è considerato il decano dei giornalisti spezzini, una figura unica e indelebile nella storia della nostra città.

Quello stesso Spezia Calcio che, per Capellazzi, «è stato motivo di vita e di sopravvivenza», queste le parole del figlio, due anni fa, lo ha ricordato così: “Lo Spezia Calcio si unisce al dolore che ha colpito la famiglia Capellazzi, privata dell'affetto di Rino, figura storica del giornalismo spezzino”.

Lo storico club "Orgoglio Spezzino 1988" ha descritto il giornalista come “una persona che amava veramente lo Spezia, e che sicuramente, da lassù, continuerà a seguire le sue amate Aquile”.