Un anno fa, La Spezia piangeva la scomparsa di Franco Chiappini, ispettore scolastico a riposo, e, per diversi anni, personaggio di primo piano nell’ambito della vita culturale e politica della nostra città.

Formatosi all’interno della parrocchia della Chiappa, Chiappini era un esponente importante del mondo cattolico, e, nella seconda metà degli anni 50, divenne il braccio destro di don Luciano Ratti, il quale aveva riunito un gruppo di giovani impegnati al rinnovamento del mondo cattolico, e attivi in campo culturale, sociale e politico.

Chiappini ha solo 25 anni quando viene eletto, nel 1956, consigliere comunale per la DC; il mandato dura soltanto un anno, ma il giovane viene rieletto nel 1965, diventando assessore al personale della giunta di centrosinistra, guidata da Ezio Musiani. È proprio questa giunta che, nel 1969, si dimette per appoggiare la nostra città nella difesa del cantiere del Muggiano.

Nominato presidente diocesano di Azione cattolica, Chiappini si mostra rispettoso della gerarchia, ma, allo stesso tempo, sostiene con entusiasmo idee innovatrici; lasciata di buon grado la presidenza, rimane un socio attivo dei maestri cattolici. Fino alla metà degli anni 90, l’uomo ricopre, con serietà e passione, il ruolo d’ispettore scolastico, mostrandosi sempre pronto e disponibile all’interazione coi docenti: Chiappini sosteneva, infatti, che il suo compito non consisteva nel sanzionare, ma nell’educare con discrezione e con pacatezza.

Sempre con un occhio di riguardo verso la disabilità, l’ispettore scolastico spezzino si è distinto per il suo impegno costante all’integrazione scolastica. Spentosi nel 2015, Chiappini, insieme a don Ratti, è stato un personaggio di notevole spessore, al quale la nostra città deve molto.