Un anno fa, se ne andava improvvisamente Pierangelo Caiti, storico giornalista 73enne del Secolo XIX.

Caiti era diventato giornalista nel 1977, ed è stato testimone dei cambiamenti che hanno interessato la nostra città negli ultimi 40 anni; l’uomo non scriveva soltanto articoli di cronaca locale, ma aveva pubblicato libri, poi tradotti anche all’estero, quali “Artiglierie ferroviarie e treni blindati", "Il grande libro dei revolver di tutto il mondo", e "I revolver. Storia, dati tecnici, munizioni".
Caiti, che amava definirsi cronista, era sempre in prima fila per fornire il resoconto di eventi come il Palio del golfo, l’appuntamento più sentito dell’estate spezzina. Gianfranco Bianchi, presidente della Camera di Commercio, lo aveva descritto come un “Giornalista preparato, serio, attento a riportare la cronaca, Pierangelo è stato per noi un cronista di riferimento. Sempre presente alle nostre conferenze stampa, ne ricordo con profondo affetto il rapporto di cordialità e stima che negli anni avevamo instaurato”.

A un anno di distanza dalla sua scomparsa, resta il ricordo di un giornalista amante del proprio lavoro, che sapeva spaziare tra argomenti differenti, e che ha lasciato un grande vuoto in tutti quelli che lo conoscevano e stimavano.