Un anno fa, Sarzana dava l’ultimo saluto a Werther Bianchini, ex partigiano e scrittore, scomparso all'età di 91 anni.

Uomo preparato e di grande cultura, Bianchini è autore del libro “Sarzana tra fascismo e libertà – fatti e personaggi di una storia da non dimenticare”, che ripercorre i fatti della Resistenza, da lui vissuti in prima persona. Era il 2 marzo del 1945, quando l’uomo venne, infatti, arrestato con altri sei partigiani, dai militi tedeschi della Kriegsmarine, nell’ambito dei fatti di via Groppini a Carrara. Bianchini fu l’unico sopravvissuto.

Negli anni del dopoguerra, Bianchini fu un testimone importante degli eventi drammatici che sconvolsero il nostro Paese e che egli ricordava alla perfezione; è infatti grazie ai suoi racconti di quel periodo storico, che l’uomo è riuscito a ha trasmettere esperienze e valori fondamentali, legati alla sua città e a tutta la Val di Magra.

Da un anno a questa parte, quest’uomo coraggioso e brillante ci ha lasciati, ma il suo ricordo, i suoi racconti, e il suo esempio rimarranno sempre nel cuore di chi ha avuto l’onore di conoscerlo e apprezzarlo.