15 maggio 1916: buon compleanno "Comandante".
Nel 2011 Gubbio dice addio ad un pezzo della sua storia con la scomparsa di Paride Brunetti, noto ingegnere nonché ex ufficiale di carriera italiana nato proprio nella città dei ceri. Viene ricordato soprattutto per aver sposato la lotta partigiana, che lo vide ininterrottamente partecipe sul fronte di liberazione nazionale nelle montagne feltrine e bellunesi.
Da un certo momento in poi il suo nome si lega indissolubilmente a quello di Antonio Gramsci ed alla sua Brigata Garibaldina.
Una carriera militare da subito brillante quella di Paride Brunetti, dapprima nell'Accademia Militare a Torino, successivamente in Russia, dove venne decorato con la medaglia al valore militare per la battaglia di Kantermirowka.
La svolta arriva con il primo contatto con i dirigenti antifascisti che lo coinvolgono nell'organizzazione del primo nucleo partigiano nell'area del bellunese, che lo portò a trasferirsi tra le montagne di Belluno per ricoprire la carica di comandante. Bruno il suo nome di battaglia, assoluto protagonista del sabotaggio del Tombion, azione partigiana con risalto in tutta Europa. L'attacco fu guidato da Bruno, che insieme ai suoi uomini attaccò il deposito tedesco, disarmò i militi della RSI, sequestrò 23 quintali di esplosivo all'interno della galleria ferroviaria.
Queste sono solo alcune delle gesta che hanno reso Paride Brunetti un simbolo della lotta antifascista, sono solo alcune delle ragioni per cui Gubbio, come l'Umbria intera, è orgogliosa di vantare cittadini come lui.
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