“A due anni mi portarono in scena dentro uno scatolone legata proprio come una bambola perché non scivolassi fuori. E così il mio destino fu segnato”
Tutti sicuramente conoscono la grande Pupella Maggio, ma in quanti sanno che la famosa attrice ha un indissolubile legame con la terra umbra?
Proprio così, perchè in particolare la città di Todi è stata, per buona parte della sua vita, la seconda casa di Pupella.
La cittadina umbra l'accoglie e l'adotta, mentre trascorre lunghi periodi in compagnia dell'unica figlia Maria.
Oggi, nell'anniversario della nascita di questa immensa figura del cinema e del teatro, si ricorda il suo enorme talento, la sua straordinaria bravura. Nata in una famiglia di artisti, il teatro fu sin da subito la sua sola ed unica strada, in comune con alcuni dei fratelli, anch'essi sin da giovani a calcare le scene.
Già all'età di due anni sul palco, nella compagnia teatrale del padre, nei panni di una bambola di pezza ne “La Pupa movibile”.
Fu proprio questa partecipazione e quel vezzeggiativo che le diede il padre con amore a ribattezzarla Pupella. Ci fu anche un breve passaggio a Terni dove lavorò in un'acciaieria, per la quale curava le regie teatrali degli spettacoli del Dopolavoro.
La svolta definitiva arrivò con l'incontro del grande Maestro Eduardo De Filippo che la volle nella sua compagnia Scarpettiana.
Chi non ricorda le magistrali interpretazioni di Filumena Marturano e di Concetta in “Natale in casa Cupiello”, che la consacrano regina della commedia napoletana e del teatro d'autore.
Una carriera ricca di successi, anche sul grande schermo, diretta da registi del calibro di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, fino ad arrivare a a Federico Fellini.
La sua morte ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello spettacolo italiano che ha perso non solo la più grande attrice napoletana del '900, ma un'icona della storia teatrale dell'Italia, a lei per sempre legata.
Le nostre più sentite condoglianze.
GianAndrea Barnaba e f...
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