Arrivederci Emma!

Non solo umani in servizio nel reparto di soccorso alpino e speleologico dell'Umbria. Con il suo brevetto in superficie e in qualità di tecnico dell'unità cinofila, Emma era un punto di riferimento per tutta la squadra. Ha lasciato per sempre i suoi colleghi, umani e canini, per colpa di una malattia che le ha impedito di continuare a seguire tracce e salvare vite.

Il legame profondo che si sviluppa con l'amico ed in questo caso il compagno di lavoro a quattro zampe è una cosa che difficilmente si può comprendere e oggi si lascia parlare solo il silenzio, muto ricordo di quegli occhi a volte più espressivi di mille discorsi.
Il lungo addestramento a cui uomini ed animali devono sottoporsi per accedere al corpo speciale, acuisce l'unione con chi divide con te questo viaggio e quando si tratta di un amico a quattro zampe, fedele ed attento come Emma, va da se che il vincolo può diventare indissolubile. Il binomio inscindibile si sviluppa per mezzo della regola secondo la quale il conduttore può lavorare solo con il suo cane così come quest'ultimo può lavorare solo con il proprio conduttore. I continui allenamenti di “conduzione” hanno cementificato la stretta connessione tra Emma ed il suo amico umano, fino a renderli una cosa sola. Lungo questo percorso si diventa fratelli, si affrontano gioie e dolori, ma soprattutto si resta uniti, coccolati da quel sodalizio che si crede non possa finire mai.

Purtroppo non è stato così per Emma, strappata all'affetto della sua famiglia adottiva da un male che non lascia scampo.
Questo è il momento del dolore, ma anche della certezza che quel musino simpatico resterà per sempre nel cuore di chi l'ha conosciuta ed amata, così come in quello delle persone a cui ha salvato la vita.