Gubbio in festa.

E' tutto pronto per una delle feste più importanti dell'anno. Gubbio freme in attesa del Giorno dei Ceri. Amata non solo in Italia, ma anche nel resto d'Europa, la tradizionale manifestazione folcloristica eugubina coinvolge tutti, in un'atmosfera di grande partecipazione da parte di tutti i cittadini che esprimono passione ed attaccamento alla propria terra.

Tale è la sua importanza che i Tre Ceri vengono inseriti nel gonfalone e scelti come simbolo della Regione Umbria. Ma cosa sono i Ceri? Sono tre altissimi prismi ottagonali in legno che, sovrapposti uno sull'altro, creano una struttura che arriva a pesare all'incirca 4 quintali. In cima all'imponente blocco svettano le statue di Sant'Ubaldo, patrono della città e della Corporazione dei Muratori e Scalpellini, San Giorgio, patrono della Corporazione dei Merciari e Sant'Antonio Abate, patrono dei Contadini e degli Studenti. Figura centrale della ricorrenza sono i cosiddetti Ceraioli, ovvero coloro che portano a spalla le gigantesche costruzioni in onore del vescovo di Gubbio. E' proprio in concomitanza con la sua morte che si verificò un pellegrinaggio da parte di tutti i cittadini che, con candele accese, offrivano voti da parte di Corporazioni e Mestieri.

Coloro i quali praticavano le arti più ricche, erano soliti peregrinare con tre Cereos Magnos in legno, dando inconsapevolmente vita a quella che poi sarà una lunga usanza. Nella vita di un eugubino, ricoprire questa carica è motivo di grande orgoglio, nonché profondo legame fra lui e la corporazione scelta. Mentre una volta tale decisione veniva presa in base al tipo di mestiere del padre, oggi è assolutamente libera, anche se nella realtà condizionata dalle tradizioni di famiglia. Il giorno della vigilia le piazze si animano in un'esplosione di allegria, contornata da brindisi d'incoraggiamento. Cala la notte e sale l'attesa. Alle 5,30 il suono dei tamburi segna l'inizio. Le parole non renderebbero giustizia a tutto ciò che accadrà dopo. Andate a Gubbio e vivete l'emozione!