Il sarto pittore.

Ricorre oggi l'anniversario della morte dello stilista umbro Pino Lancetti, scomparso all'età di 75 anni nella sua casa di via del Babuino.

La sua carriera non inizia dalla moda, ma da pittura e ceramica, che studia all'Accademia d'Arte Bernardino di Betto di Perugia.
La passione per stoffe e tessuti però s'impadronisce ben presto della sua vita e lo porta, suo malgrado, lontano dalle tanto amate terre umbre. Si trasferisce a Roma dove apre il suo primo atelier che lo porterà ben presto nell'olimpo degli stilisti di haut-coutre, consacrato dalla sua prima sfilata a Palazzo Pitti.
Non è un caso che si parli di lui proprio oggi, festa della donna, in considerazione del fatto che fu egli stesso un precursore, attraverso il lancio della collezione d'ispirazione militare.
La sua spiccata sensibilità d'artista l'aveva portato a comprendere che il ruolo sociale della donna, così come la moda, stava evolvendosi in molteplici altre forme, tutte catturate dalle sapienti mani di questo sarto pittore.

Tale duplice faccia del suo animo si rivela vincente quando, negli anni sessanta, lancia collezioni ispirate ai grandi dell'arte mondiale come Picasso, Chagall, Matisse e tanti altri ancora.
Era lui il link tra moda ed arte, anche in tempi in cui le contaminazioni non erano di moda.

Tra le sue muse ispiratrici l'intramontabile Silvana Mangano, di cui aveva detto: “L'ultima donna elegante è stata Silvana Mangano: raffinata, bellissima, con quell'incarnato quasi trasparente, diafana negli ultimi anni della sua vita". Le sue spoglie sono conservate nella cara Bastia Umbra, terra natale in cui ha voluto far ritorno.