L'Italia in prima pagina.

Spoleto culla di talenti. Deve proprio essere così, visto che anche oggi siamo a celebrare Piero Belli, scrittore e giornalista italiano a cui proprio la città della Cattedrale di santa Maria Assunta ha dato i natali.

La notorietà arriva subito dopo il primo dopoguerra, conseguentemente alla stesura, durante il Primo Conflitto Mondiale del romanzo “L'ultimo garibaldino”. Successivamente, ricoprì un impiego di lustro presso il “Popolo d'Italia”, rivista fondata dal Duce Benito Mussolini nei primi anni del '900. La grande passione per tutto ciò che accadeva intorno a lui, lo porta a seguire il celebre Gabriele D'annunzio nell'impresa di Fiume, dalla quale rimane colpito ed affascinato, tanto che, nel 1920, volle raccontare in un libro ciò che aveva vissuto durante l'occupazione dei legionari Dannunziani. Il suo modo di dar notizia è così coinvolgente che gli viene affidata un'altra impresa: curò personalmente la corrispondenza dalla nave Italia, in viaggio verso l'America Latina.
La sua penna coinvolgente gli valse la pubblicazione delle epistole nella raccolta intitolata “Al di là dei mari”.

Fu sempre lo scrittore spoletino a raccontare della partecipazione italiana nella guerra d'Etiopia, esperienza raccolta nel volume “Un'orda barbarica al servizio della civiltà. L'agonia del brigantaggio abissino”.

E' specchio dell'Italia che fu, giornalista attento ed abile scrittore, in grado di narrare vicende a carattere storico senza mai perdere il piglio che contraddistingue un buon libro.