"Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore."

La Basilica di Santa Maria degli Angeli ricorda oggi l'anniversario della morte di uno dei suoi figli più amati.

Padre Fabrizio Migliasso aveva 51 anni ed era nato a Torino.
Appartenente all'Ordine dei frati minori, da sei anni ricopriva l'incarico nella Chiesetta denominata Porziuncola, accanto alla quale San Francesco d'Assisi compì il proprio Transito.
Durante questi sei anni ha dovuto più volte assentarsi per i continui problemi di salute, che hanno sì minato il suo corpo, ma mai il suo spirito. Una volta fatto ritorno in Convento, la sua generosità era sempre a servizio di coloro i quali avessero bisogno, che trovavano in Padre Fabrizio una guida spirituale, ma soprattutto un amico su cui contare. Se per i più grandi era una spalla su cui appoggiarsi, per i più piccini era il perfetto compagno di giochi, pieno d'allegria e capacità i coinvolgere i bambini, soprattutto in occasione dell'annuale e partecipatissima “Festa degli Angeli”.

Un servo di Dio, ma al passo con i tempi, sempre in contatto, grazie ai diversi mezzi di comunicazione, con moltissime persone sparse in ogni luogo del pianeta, alle quali donava l'Amore e la Gioia del Signore. La notizia della prematura scomparsa ha lasciato sgomento nella comunità umbra vicina all'Ordine dei frati minori, che ha assimilato il lutto alla perdita di un familiare, di un a parte viva della quotidianità.

E' lo stesso Padre Fabrizio, nell'omelia della notte di Natale, a pronunciare le parole che oggi, dopo la sua scomparsa, possono rappresentare una luce per coloro che sentono la sua mancanza: "Dio non abbandona, riempie ogni nostra solitudine e rinasce in ognuno di noi se lo sappiamo accogliere".