Non solo Liberazione

La data del 25 aprile è per l'Umbria ricca di significato, non solo perchè si celebra la ricorrenza nazionale della Liberazione, ma anche perchè ricorre l'anniversario di una triste pagina della storia umbra.

Il 25 aprile 1944 infatti, 40 Kittyhawk inglesi partirono dalla Puglia con la missione di distruggere il ponte stradale sul Tevere, rendendo così più difficile la ritirata dei tedeschi.
Il risultato fu devastante e proprio quel giorno venne scritta una delle pagine più nere della vita di Umbertide: il bombardamento di Borgo San Giovanni costò alla città la perdita di settanta anime.
Si sono ritrovati tutti in piazza XXV Aprile per commemorare i caduti dell'antico borgo distrutto dalle bombe sganciate dagli Alleati.

Non doveva andare così, non era stato programmato così.
Gli aerei si alzarono in volo e si diressero verso Serra Patrucci, discendendo in picchiata verso il ponte sul Tevere.
Le bombe però non potevano ancora dirsi “intelligenti” e, come già in passato accaduto, sbagliarono bersaglio.
Caddero ad intervalli regolari di trenta secondi tra una coppia e l'altra, ma invece di colpire il ponte, finirono quasi tutte sopra le case del centro storico. Settanta persone, di cui quarantasei donne, rimasero sepolte sotto le macerie.

Borgo San Giovanni diventò così un cumulo di macerie, gremito di gente accorda da ogni dove per prestare soccorso.
Fu una corsa contro il tempo, nella consapevolezza che gli aerei sarebbero potuti tornare da un momento all'altro per completare la missione.

Tanti morti, tanto dolore e un'intera comunità distrutta.
Tanti civili che hanno pagato a caro prezzo i cosiddetti “effetti collaterali” tipici di ogni conflitto.

Nonostante la certezza che oggi la tecnologia abbia fatto passi da gigante, resta la certezza che non esisteranno mai bombe “intelligenti”, ma solo l'intelligenza di smettere con le guerre, per evitare che tragedie come quella che Umbertide ricorda il 25 aprile non debbano ripetersi mai più.